Quando arriva il momento di sostituire un vecchio materasso ormai usurato ci si trova davanti ad un fatidico dilemma: quale modello scegliere? Qual è la tipologia di materasso migliore? Assodato che i materassi a molle restano sempre dei modelli molto venduti, ci sono però dei materiali molto più moderni ed innovativi e che sono oggi probabilmente i più conosciuti e predominanti sul mercato: i materassi in memory foam e i materassi in lattice.
Sebbene le due tipologie abbiano alcuni punti in comune, la loro differenza è però sostanziale. Entrambi i materassi si adattano e reagiscono, con una struttura più o meno elastica, per meglio accogliere ed avvolgere la forma del corpo, tuttavia le principali differenze stanno nel tipo di risposta e nelle caratteristiche del materiale stesso.
È proprio questa una delle domande che più frequentemente vengono poste ai consulenti in tutti i negozi specializzati nella vendita materassi: è meglio il lattice o il memory foam?
Qual è la differenza tra memory foam e lattice?
Il memory foam è un materiale di origine sintetica ottenuto in laboratorio, e la sua invenzione è relativamente recente; il lattice è invece un materiale che nelle sue versioni di qualità più elevata è interamente di origine naturale, ed è impiegato nella produzione di materassi sin dagli anni ‘20 del secolo scorso.
Materassi in memory foam
La caratteristica principale dei materassi in memory foam è quella di non creare in nessun modo punti di pressione sul corpo. Sono quindi i migliori alleati notturni per chi soffre di dolori articolari, in particolare quelli nella zona lombare e cervicale. Ciò che offrono è una accoglienza che cresce sia con l’aumentare dello spessore della lastra di cui sono composti sia della qualità realizzativa.
Il memory reagisce alla pressione esercitata dal corpo ed anche alla temperatura, modellandosi ed adattandosi fino a formare in pochi secondi una nicchia confortevole e che supporta l’apparato muscoloscheletrico mantenendolo durante il sonno nella più corretta postura.
È per tale motivo che i materassi in memory foam vengono anche definiti decontratturanti, perché aiutano le articolazioni e i fasci muscolari a distendersi e rilassarsi scaricando tutte le tensioni accumulate durante la giornata. I vantaggi, se si considera che anche la circolazione sanguigna viene facilitata, sono evidenti per tutto l’organismo che così si rigenera durante le ore di sonno.
Questa adattabilità dei materassi in memory foam li rende efficaci anche dal punto di vista medicale, ma va considerata anche un’altra loro eccezionale proprietà: non essendo composto all’interno da materiali tessili, il materasso in memory foam è del tutto antiacaro ed antibatterico, oltre a favorire la dispersione dell’umidità corporea, per cui i soggetti allergici ne potranno trarre ulteriori benefici.
Materassi in lattice
La principale alternativa ai materassi in memory foam è come abbiamo visto quella rappresentata dai materassi in lattice. Facciamo una breve premessa relativa all’origine di questo materiale: la sua derivazione è naturale, con una schiumatura ad aria compressa che lo rende lavorabile fino a poter essere trasformato in un robusto materasso.
La qualità intrinseca dipende dalla percentuale di lattice naturale presente, che deve essere superiore all’80% per essere certi di acquistare un prodotto di buona durata e resa. Esiste in alternativa un lattice interamente sintetizzato in laboratorio, che è più robusto ma per contro risulta essere meno accogliente.
Va detto che il materasso in lattice tende a rispondere in maniera più attiva e costante al peso che deve sostenere, e i modelli più sofisticati sono quindi lavorati per diverse zone di portanza in base alla maggiore o minore spinta che devono offrire a ogni diversa zona del corpo.
Il lattice tende ad essere meno “avvolgente” rispetto al memory foam, ed ha però una specifica controindicazione: non ne è suggerito infatti l’uso a persone dalla corporatura massiccia o molto robusta, che tenderebbero ad affondare.
Tra le altre sue proprietà, anche il lattice annovera una buona traspirazione, forse persino maggiore rispetto a quella dei materassi in memory, per cui questi materassi sono molto indicati per chi soffre particolarmente il caldo; in più, la loro stessa struttura li rende antibatterici e antiacaro, ma hanno bisogno di maggiori cure e di una manutenzione periodica per non perdere anzitempo le loro caratteristiche, e tendono comunque a deformarsi e degradarsi prima rispetto al “concorrente”.
Considerazioni per la scelta
Una volta elencate le proprietà di questi due tipi di materassi, va precisato che non si può necessariamente dire a priori che uno sia migliore dell’altro semplicemente perché la sua idoneità dipende dalle proprie preferenze ed abitudini.
Se ad esempio ti muovi spesso nel sonno il lattice solo in apparenza potrebbe essere la scelta che fa al caso tuo, visto che si adatta più rapidamente ai cambi di posizione. Per chi dorme in coppia è tuttavia molto più appropriato un materasso in memory foam, grazie alle sue maggiori proprietà di assorbimento del movimento, che non viene trasmesso al partner.
Dal punto di vista economico, a parità di qualità del prodotto, i materassi in lattice hanno un prezzo leggermente più alto; infine, per chi soffre di diffusi dolori quali la lombosciatalgia o la cervicalgia (qui puoi trovare un approfondimento su questo tipo di dolori articolari) l’ideale è proprio affidarsi a un materasso in memory, che meglio di ogni altro saprà alleviare i sintomi di queste patologie.